top of page
  • Immagine del redattoreSimo Cocco

Hasta pronto Buenos Aires

Aggiornamento: 20 mag 2023


Oggi saluto Buenos Aires, ma credo che sarà solo un arrivederci. Forse passeranno altri 14 anni, ma tornerò. Questo luogo ormai fa parte di me. E troverò sempre degli amici, come Tavi, pronti a scarrozzarmi per la città. È stato bello tornare e mi ha sorpreso scoprire come poco sia cambiato in tutto questo tempo. Anche un po’ in me. Buenos Aires è sempre la città dagli spazi immensi e dai quartieri intimi e accoglienti, due facce di una stessa medaglia. Grandiosa e umana, celebrativa e semplice. Gli argentini...semplicemente argentini. Qua è impossibile non sentirsi a casa e scambiare due parole con chiunque in qualunque luogo. C’è sempre una mano tesa pronta ad aiutarti. Adoro come ti salutano: “cuidate” “suerte” “que te vaya bien”. Da noi siamo freddi, forse anche colpa di burian, ma qui ti regalano un po’ di affetto anche nei saluti. Buenos Aires è una metropoli che vuole essere europea, ma che ha un anima latina. È fatta di persone e di storie. Buenos Aires vive nel sogno di Damian: cameriere in un ristorante italiano che si chiama “Fanculo”, sogna di diventare sommelier e nel frattempo suona il tango da far venire la pelle d’oca. Damian, che ci vadano gli altri a f... Buenos Aires è la gioia di vivere di Don Antonio, persona umile e semplice, con un paio di vizi, pochi soldi in tasca ma tanta generosità. In formato bottiglia di vetro da 1 litro. Buenos Aires è la libertà di Xavier, svizzero ventisettenne in giro per il mondo da due anni, sogna di girare l’Italia zaino in spalla. Xavier è l’unico che si è accorto dei miei amici immaginari perché alla mattina mi saluta sempre “tutti bene?”. Quasi tutti grazie. Buenos Aires è il punto di partenza di tanti viaggiatori connazionali come Stefano, Paola, Dario. Chi comincia bene, viene a Baires! Suerte! Mi aspettano 15 ore di bus, direzione Mendoza. Ora vado a fare lo zaino. Questa parte del viaggio, ho capito, sarà sempre la più incasinata. Credo che i vestiti si duplichino la notte, è l’unica spiegazione razionale che trovo nel non riuscire più a chiuderlo. Ma poi, perché ho portato due paia di infradito in un viaggio in cui starò tra montagne e deserti? Listo.

0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page