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  • Immagine del redattoreSimo Cocco

Da Huanchaco alla Valle d'Aosta

Aggiornamento: 21 giu 2023


Ci sono disegni e intrecci strani nelle nostre vite. Alcuni le chiamano coincidenze, destino, altri neanche ci fanno caso e passano avanti senza accorgersene.

In questo momento della mia vita, fatta di domande senza risposta, di momenti senza riferimenti saldi, son finito nel mezzo di uno di questi intrecci. Non saprei scioglierne il nodo e non saprei darne una spiegazione. Ma il motivo per cui si è verificato, sì: è stato il frutto delle mie scelte e delle mie azioni. Siamo sempre noi la causa degli intrecci della nostra vita e il più delle volte non ne siamo consapevoli.

Un anno fa, quasi esatto, mi trovavo in una cittadina del Perù chiamata Huanchaco. Una meta turistica, tuttavia non ancora così diffusa come possano essere Cusco o Arequipa per intenderci. Erano giorni tranquilli, per riposare prima delle grandi avventure di Huaraz. Giorni di scoperte di culture antiche, molto più degli Inca. Giorni di aperitivi in spiaggia tra i surfisti, di tramonti infuocati, di fotografie stupide per portachiavi, di colline malinconiche e Gorillaz a tutto volume nella camera d'ostello.

Lo scorso lunedì invece sono salito - concedetemi la licenza poetica - tra le mie montagne a vedere il cielo azzurro e limpido accarezzare i ghiacciai vividi del Monterosa. Una meta raggiunta centinaia di volte, un lago questa volta nascosto dalla neve, gli angoli più belli dei sentieri che con il mio amico-guida abbiamo percorso insieme ai nostri gruppi di escursionisti con ciaspole e ramponcini. La valle incantata, il pianoro scavato dai ghiacciai. Luoghi così famigliari che sono casa.

Questa volta insieme a me c'erano Julissa e Zannier. Due giovani fotografi, appena diciottenni. Due ragazzi che non avevano mai visto e toccato la neve prima. Due ragazzi con tanti sogni e desideri come tutti i loro coetanei, una macchina fotografica in mano per realizzare un destino migliore di quello che li attenderebbe se non avessero ricevuto questa opportunità. Perché a Huanchaco e Trujillo, da dove vengono, la vita di un diciottenne non è così scontata come da noi. Studiare non è la norma o una libera scelta, a volte è semplicemente una scelta che non è nemmeno contemplata.

Julissa è timida e non vuole farsi fotografare, ma quando le chiedo se vuole salire fino al Lago Blu gli occhi le si accendono di una luce che mi acceca. Vive in un quartiere dietro la discarica della città. Le hanno rubato la macchina fotografica in casa e ora scatta con una di ripiego. Le sue foto vendono poco, ma lei ci mette tutto l'impegno e mi auguro che la bellissima cartolina che realizzerà dopo la nostra gita potrà finire in molte case.

Zannier è affascinato dalla neve come io possa esserlo stato di Macchu Picchu: una meraviglia mai vista prima. Desidera imparare il tedesco e chissà passare del tempo in Germania per cercare di costruirsi un futuro migliore. Nel ringraziarmi per la giornata passata insieme mi mostra una dignità e una maturità che io ancora fatico a trovare in molti miei coetanei.

Julissa e Zannier sono parte di questo mio intreccio di vita. Da Huanchaco alla Valle d'Aosta, sono un pezzo di Perù che è tornato da me in maniera inaspettata a distanza esatta di un anno, tra i tanti pezzi di Perù che sto cercando di ricomporre e tenere incollati. Ho portato Julissa e Zannier nei miei luoghi del cuore. Ho portato un pò di Perù a conoscere un pezzo del mio Mondo, il pezzo più importante, la mia colla quando i cocci sono tanti.

Julissa e Zannier sono amici che ho incontrato per un giorno, ma che porterò dentro per sempre. Julissa e Zannier sono arrivati al Lago Blu anche grazie a Federica. Una persona forte e positiva con una grande capacità, quella di realizzare e gestire un progetto importante, che permette a dei ragazzi di diventare protagonisti. Di un percorso di vita. Grazie Federica.

Fairmail è la loro impresa sociale. Vi invito a visitare la pagina web e scoprire questi giovani artisti. i loro scatti diventano cartoline, che vengono distribuite e vendute. Le loro fotografie diventano il mezzo per pagarsi gli studi, per crearsi un futuro diverso. La fotografia come medium di riscatto. Sono sicuro che un giorno tornerò a Huanchaco per andare a trovarli. Per il momento sorrido pensando ai nostri autoscatti stupidi tra una neve mai vista prima e non cerco di farmi altre domande perché le risposte ci sono già, ma arriveranno quando comprenderò meglio le mie scelte.

Dai tramonti sull'Oceano in Perù alle montagne di casa, la vita ha creato e forse già sciolto un intreccio.

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