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  • Immagine del redattoreSimo Cocco

Vorrei iniziare a fare escursioni, ma...


Questo blog era fermo da un po': forse mancava il tempo o l’ispirazione. Oppure i social avevano fagocitato tutto.

Da oggi si cambia, almeno ci provo; visto che mi piace scrivere senza troppi vincoli dettati da limite delle didascalie e soglia di attenzione degli utenti che non supera i decimi di secondo, propri dei social network, proverò a mantenere una costanza nel pubblicare contenuti. Di montagna, accompagnamento, trekking e viaggi. No perditempo, grazie.

Oggi tocca al contenuto "educativo" rivolto a chi è alle primissime escursioni, per cui tu che sarai già uno Scarpone non avrai interesse nella lettura. Puoi tornare a scorrere il feed di insta e poi qui sul blog tra qualche giorno ;).


In questi anni di intense e bellissime gite, ho incontrato sempre tante persone che decidevano di avvicinarsi al mondo del trekking e dell’escursionismo partecipando a una delle mie escursioni di gruppo. Per cui ho imparato a riconoscere in cosa c’è bisogno di chiarezza, quali sono le domande e i dubbi più frequenti, quali gli errori.


Inizierei forse dall’unico e grande errore che potreste commettere: sopravvalutarvi.

L’escursionismo, che nel mio caso specifico si svolge per il 90% delle uscite in percorsi di montagna, richiede un allenamento specifico. Per cui anche se siete già sportivi, non è detto che l’attività che svolgete vi dia la preparazione necessaria per affrontare una gita di un determinato livello. Da qui alcune tipiche affermazioni o domande che sento e alle quali devo controbattere, con premura e mai con pre-giudizio.


“Mi alleno in palestra tutte le settimane e mi tengo molto in forma, posso partecipare a questa gita?”

È un’ottima cosa e fai bene, ma nel 99% dei casi è un allenamento che ti permette di affrontare una prima escursione facile, con dislivello e sviluppo contenuti. Non sopravvalutarti, soprattutto se il tuo tipo di allenamento è poco aerobico, e non pensare di riuscire a iniziare con una gita classificata come impegnativa o media.


Ho già fatto qualche gita in montagna, l’ultima però risale a diversi mesi fa / l’estate scorsa / qualche anno fa.

Forse non è il caso che partecipi a una gita impegnativa, anzi come sopra ti conviene iniziare da una facile o poco più. In diversi mesi si può perdere gran parte dell’allenamento ottenuto con la frequentazione della montagna.


Sono già andato a camminare in montagna. Non ricordo il dislivello della gita, ma abbiamo camminato un po'.'

Calma. Se siete già andati un po' di volte, sarebbe stato utile imparare a capire i dati della gita; quanto dislivello, ovvero distanza lineare in altezza avete percorso, e con che sviluppo, ovvero km di percorso. Se non lo ricordate pazienza, potete dire a me il nome della gita che avete fatto così valuto, ma vi consiglio di imparare a famigliarizzare con questi numeri: la vostra soglia di fatica è soggettiva. Per cui dislivello e sviluppo sono i parametri oggettivi per capire se la vostra preparazione soggettiva è adeguata.


Dulcis in fundo: “Non sono mai andat* in montagna, ma cammino tanto in città, o in campagna, anche tutti i giorni, anche per diversi km: 6-10-12”.

Fate bene, camminare è un’attività benefica ovunque. Ma camminare in montagna è un’altra cosa: perché si sale, più o meno ripidamente, e quindi si fa più fatica, si usano di più altri muscoli, può far freddo e caldo nella stessa giornata, ci sono le rocce, i gradoni, la neve, il terreno instabile, i prati bagnati. Quindi vi consiglio di iniziare comunque da una gita facile, per prendere le misure e imparare a regolarvi.


Ora arriviamo alle domande di tipo logistico, che sollievo :).


Ho visto che le previsioni per domenica non sono buone, la gita si farà lo stesso?

Salvo cicloni e uragani, ogni gita è sempre confermata fino al giorno prima. Le previsioni in montagna sono molto variabili, per cui la valutazione finale sulla fattibilità di un’escursione viene da me fatta 24 h prima della partenza. In caso di brutto tempo (pioggia e precipitazioni, oppure condizioni avverse tipo vento molto forte) se possibile riprogrammo la gita in un’altra zona mantenendo difficoltà e livello simili.

Se non è possibile, la gita viene annullata e i partecipanti rimborsati.


Come faccio a iscrivermi?

Per ogni gita viene condiviso su richiesta un programma con tutte le info, comprese le modalità di iscrizione che prevedono sempre la compilazione di un form e il pagamento in anticipo della quota. Per ovviare a spiacevoli situazioni, si considera conclusa l’iscrizione solo con avvenuto pagamento.


“Abito a Torino ma sono senza macchina. C’è una partenza di gruppo?”

Sì, ogni mia gita prevede un luogo di incontro a Torino dove poter organizzarsi e offrire un posto auto a tutti. Normalmente coordino tutto io, così da non avere sorprese dell’ultimo minuto.

Le spese per il viaggio vengono divise equamente tra i membri di ogni auto.


“Vengo da fuori Torino, c’è qualcuno con cui posso condividere il viaggio?”

Cerco sempre di mettere in contatto tra loro persone che partono per la stessa gita da città diverse rispetto a Torino: non sempre ho l’informazione della località di partenza di ognuno, e qualcuno a volte preferisce viaggiare da solo (anche se non è l’ideale per l’ambiente).


“A che ora si fa rientro a Torino”

Per la maggior parte delle gite si rientra al punto di incontro di Torino tra le 18 e le 19. Tempistiche diverse verranno appositamente comunicate in anticipo.


“Come devo vestirmi”

Ogni stagione ha consigli per indumenti adatti, che troverete nel programma della gita. Sono comunque preferibili indumenti pensati per il trekking e l’escursionismo, da utilizzare seguendo la logica dell’abbigliamento a strati o a cipolla: tre sono gli strati principali, il primo a contatto con la pelle (caldo e traspirante in inverno, traspirante in estate), il secondo (un pile o piumino) che deve mantenere caldo e far traspirare al tempo stesso, un terzo che serve a proteggere dalle intemperie: acqua e vento (leggero tipo goretex).

Anche in estate, nello zaino deve sempre esserci un pile e una giacca impermeabile!


Che scarpe devo mettere?

Questo è l’unico capo del vostro vestiario su cui non sono ammesse licenze creative. Per andare in montagna è necessario avere scarpe da trekking, basse o alte. In nessun modo si possono indossare scarpe da ginnastica o calzature concepite per un uso diverso da quello della camminata in ambiente outdoor. La suola è importantissima, le scarpe da ginnastica hanno suola assolutamente inadatta.

Per la tomaia, le membrane impermeabili (tipo Goretex) sono sempre un’ottima scelta perché permettono di rimanere asciutti in caso di terreno umido e bagnato.


Non ho l’attrezzatura, dove posso noleggiarla?

Soprattutto in inverno, fornisco il noleggio a chiunque ne abbia bisogno, di: ciaspole e bastoncini, ramponcini. In estate solo dei bastoncini.


Bisogna portarsi il pranzo al sacco?

Nel programma in pdf della gita trovate tutte le informazioni, anche se ci sarà o meno il pranzo al sacco.


Mi sembra che sia tutto, ora non vi rimane che partecipare ad una delle mie uscite di gruppo!


A presto :)

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